Archivi categoria: cosa si dice in giro

World Diabetes Day 2024

Ogni anno il 14 novembre è la Giornata Mondiale del Diabete (World Diabetes Day), giornata di sensibilizzazione sul diabete. La data è significativa perché ricorda la nascita di Frederick Grant Banting, fisiologo canadese che nel 1921 insieme a Charles Herbert Best scoprì l’insulina. E così il diabete, finora malattia mortale divenne una malattia controllabile. Ad oggi non esiste ancora una cura definitiva.

Il cerchio blu è il simbolo mondiale del diabete. In tutte le culture il cerchio evoca la vita e la salute, il colore blu ricorda il cielo che unisce tutte le nazioni ed è il colore della bandiera delle Nazioni Unite. Questo cerchio blu rappresenta l’unità della comunità mondiale di fronte alla pandemia del diabete.

Con 62 milioni di persone affette in Europa di cui più di 4 milioni in Italia, il diabete è la quarta causa di morte. Sono 80mila le morti solo nel nostro Paese, pari a 9 decessi ogni ora. Inoltre, dal 2000 ad oggi i casi sono raddoppiati, e si stima che ci sia almeno un milione di persone con diabete non diagnosticato.

La GMD (WDD) è stata istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in risposta all’aumento delle diagnosi di questa malattia: obiettivo è quello di educare alla prevenzione del diabete e una buona gestione di esso, così come le malattie ad esso correlate e la qualità della vita che può essere raggiunta solo con una buona gestione terapeutica.

“Diabete e benessere” è il tema scelto per il World Diabetes Day 2024. Più info sul sito ufficiale: World Diabetes Day.

Più info sul diabete e sulle realtà associative in Italia: Diabete Italia, in Emilia Romagna: Fe.D.E.R. Federazione Diabete EmiliaRomagna, a Ferrara: ADFe | Associazione Diabete Ferrara Odv

Cosa hai lì nel braccio?!

Estate. Inizia la stagione della domanda:

Cosa hai lì nel braccio?!

Alcune (solo alcune in effetti) delle risposte che mi vengono in mente…

a) un microchip perché ogni tanto mi perdo e così mi ritrovano facilmente
b) un bottone per spegnermi quando parlo troppo (ah no, questo non esiste ancora!)
c) una mini-cassa bluetooth
d) un bottone che se lo apro ti sgonfio?! (migliore risposta di sempre, della mia amica Vale, maestra di sarcasmo)

Da alcuni anni esistono piccoli device, i cosiddetti ‘sensori glicemici’, che permettono il monitoraggio in continuo del glucosio (continuous glucose monitoring, CGM). Sono grandi poco più di una moneta e leggermente più spessi, si fissano alla cute con un adesivo e, attraverso una cannulina che va sottocute, consentono di rilevare continuamente il livello del glucosio nel liquido interstiziale, fornendo centinaia di valori al giorno.

Attualmente ci sono due tipi di sistemi: i CGM in tempo reale (real-time CGM, rtCGM) e i CGM a rilevazione intermittente (intermittently viewed CGM, iCGM), detti anche sensori glicemici flash del glucosio (flash glucose monitoring, FGM).

La forma, il funzionamento, la “durata” ecc dipendono dalla tecnologia e dalla marca, cioè dal knowhow del produttore. Per una persona con il diabete, la scelta dipende in primis da quello che “passa” l’AUSL.

Il “mio” sensore è quella specie di conchiglietta di Santiago di Compostela, che può stare sul braccio, sull’addome, sulle gambe ecc… che “dura” una settimana (a me in realtà solo 5 giorni), che “parla” con microP (quello sempre ben nascosto sotto la maglietta e collegato tramite un catetere alla pancia) e lo “aggiorna” sui livelli di zucchero nel sangue così che il microP possa modulare nel tempo l’insulina da iniettare… ma questo è un altro capitolo della storia.

Secondo me, per le persone con il diabete di tipo1 è fondamentale gestire la malattia con il monitoraggio in continuo della glicemia, guardando agli “andamenti” oltre che ai valori istantanei, e cioè utilizzando con sensore. Che poi la misura della glicemia non sparisce del tutto, anche i sistemi più sofisticati hanno bidogun diritto averlo a disposizione come facente parte della terapia, un dovere utilizzarlo al meglio come strumento per gestire la malattia!

E mentre nel mondo – ed in Italia anche in certe situazioni – è un “privilegio” solo di alcune persone, mi capita che sportivi amatoriali mi chiedano info per acquistare il sensore libre per migliorare le loro performance dopo averne visto la pubblicità. Costo circa 60€ l’uno, durata 14 giorni.

Il diabete, l’accesso alle cure, la tecnologia, le contraddizioni!

Diabete e Ricerca: scoperto meccanismo che provoca la perdita di cellule beta pancreatiche

Per la serie “buone nuove”, riporto qui il link di un articolo che ho curato per A.D.Fe.

Diabete e Ricerca: scoperto un meccanismo che provoca la perdita delle cellule beta pancreatiche

Recenti studi internazionali del CRC Invernizzi della Statale di Milano hanno identificato un meccanismo che determina la morte delle cellule beta (quelle che producono insulina) in corso di diabete. Lo sviluppo di farmaci in grado di proteggere tali cellule rappresenta un’opzione terapeutica di grande rilevanza.

#100anni di insulina

L’11 gennaio 1922 l’insulina viene usata per la prima volta per curare il diabete in un essere umano. Durante un test clinico all’Università di Toronto, una iniezione di insulina bovina fu somministrata al 14enne Leonard Thompson dall’endocrinologo Frederick Banting, che stava facendo esperimenti su come estrarre l’insulina dal pancreas. Il ragazzo ebbe una reazione allergica dopo la prima iniezione, ma successivamente l’estratto venne migliorato e una seconda iniezione, somministrata poche settimane dopo, fu efficace. (fonte: portalediabete.org)

Un po’ di storia (e qualche considerazione personale) qui: World Diabete Day per me

14 nov: #WDD GiOrNatA mOndIaLe DiABeTe

Da quando mi è stato diagnosticato il diabete, il 14 novembre – Giornata Mondiale del Diabete – è un’occasione per fare un piccolo bilancio annuale… E così, ogni 14 novembre per me è fatto un po’ a modo suo, perché io sono diversa, la mia vita e la mia vita con il DT1 lo sono.

Quest’anno mi accorgo di aver trovato una dimensione più equilibrata. A livello fisico, grazie all’utilizzo di microP (microinfusore minimed 780G, ndr)… che richiede una gestione sempre “ragionata” dell’apparecchiatura, con le possibilità e i limiti della tecnologia (che è un grande aiuto e che comunque non ai sostituisce alla gestione personalizzata in cui io sono la protagonista H24). E nel mio percorso continuo di crescita personale perché vivere con una malattia cronica richiede lo sforzo di prendersi cura della propria salute con un po più di attenzione rispetto alla media e allo stesso tempo quello di non finire per identificarsi con la propria malattia o con le situazioni di difficoltà che si possono incontrare nella quotidianità.

Quest’anno il 14 novembre, per me, già sarà significativo per due motivi. Il primo è che ricorre il centenario della scoperta dell’insulina. E non potrei vivere senza, insulina e zucchero sono sempre con me. Sempre.

Il secondo è che domani sarà la prima occasione per condividere questa giornata con ADFe, in centro nella mia città. E sono emozionata. Molto.

Più info qui.

Un Caffè con ADFe

C’è questo gruppo di gente un po’ strana, ma molto #simpatica e che condivide con me ogni giorno sfide e conquiste di vivere con il #diabete, gestire la glicemia, fare insulina o ipoglicemizzanti, contare i carboidrati… che in poco tempo sono diventati buoni amici.

E ogni volta che ci sentiamo in meet chiudiamo ognuno con una #soluzione pratica in più a cui non avevamo pensato e qualche domanda/riflessione che ci ha suggerito l’#esempio di qualcun altro. Così abbiamo pensato di condividere con altri tre di questi preziosissssimi momenti di #chiacchiera su tema diabete & c. Il tempo di un #caffèconADFe

Il primo appuntamento è questo sabato 15 maggio dalle 14.30 alle 15.30. Parleremo di #alimentazione.

Ci saremo noi di ADFe, due dietiste molto in gamba, un medico diabetologo, Fe.D.E.R. e moooooolto spazio per le domande dei partecipanti. La partecipazione è gratuita. Info e iscrizioni qui

#WDD 2020

Questo anno la (mia) Giornata Mondiale del Diabete – oggi – ha un sapore tutto nuovo…

Non tanto perché è il primo 14 Novembre con un microP (il mio microinfusore 670G), non solo.

La più grande novità è che quest’anno c’è A.D.Fe.!

Ci siamo trovati, ci siamo guardati in faccia, ci siamo costituiti odv (organizzazione di volontariato), ci siamo buttati in un progetto che ci sembra (spesso) più grande delle nostre forze… poi abbiamo iniziato a camminare insieme, ci diamo sostegno l’un l’altro, stiamo imparando a fare spazio agli altri, a imparare reciprocamente sempre qualcosa di nuovo, a gareggiare per fare meglio, nel nostro piccolo. E quando ci guardiamo in faccia… non possiamo che essere contenti di A.D.Fe. e di farne parte da protagonisti!

Più info su A.D.Fe. Associazione Diabete Ferrara odv qui

Quest’anno la giornata del diabete ha il tema “Gli infermieri fanno la differenza!” ed io, noi, non potremmo davvero essere quello che siamo, senza la presenza, la professionalità e il supporto di chi abbiamo incontrato nelle nostre avventure glicemiche! A loro il mio, il nostro grazie!

“La diversità diventa ricchezza” (cit.)

Qualche giorno fa una telefonata insolita: una chiacchierata interessante con Cecilia.

Ecco quello che ne è venuto fuori… https://contattinosugar4me.wordpress.com/2020/01/31/la-diversita-diventa-ricchezza/

Bello rileggersi nelle parole di qualcun altro che ha avuto la pazienza di ascoltare. Quello che ti è richiesto è metterci la faccia… ma scopri davvero che la diversità diventa ricchezza quando c’è condivisione.

Grazie Cecilia!